L’Agility dog nasce in terra britannica verso la fine degli anni 70, quando gli organizzatori del Cruft ( una delle più grandi manifestazioni cinofile al mondo) decisero di inserire la prima dimostrazione tra la fine del campionato di Obedience e l’inizio dei giudizi dei gruppi di razza.
La nascente disciplina, che nel corso degli anni sarebbe diventata uno sport praticato in tutto il mondo, traeva spunto dai concorsi ippici.
Primo percorso di agility della storia |
In Italia la disciplina arriva verso la fine degli anni 80, quando alcuni club piemontesi organizzano i primi stage con Peter Lewis (uno dei padri fondatori della disciplina) e Jean Pierre Garcia (giudice francese). Il primo regolamento Enci porta la data del 1 gennaio 1990, solo l’anno seguente anche l’Italia si adeguerà al regolamento internazionale FCI.
Le prime gare nazionali in Italia si svolgono proprio nel ’90, ma già l’anno precedente (1989) gli agilitisti italiani debuttano sulla oltre confine, al Master di Parigi, un primo passo di un lungo cammino che porterà negli anni seguenti l’Italia a imporsi sulla scena internazionale. Oggi l’agility è una disciplina che ha preso piede in tutto il mondo, appassionando sempre più persone che scelgono di divertirsi con il proprio compagno a 4 zampe.
L’agility è una bellissima disciplina, anzi diciamo che è uno sport cinofilo a tutti gli effetti, dove il conduttore affronta, insieme al proprio cane, un percorso ad ostacoli, cercando possibilmente di non commettere errori e nel minor tempo possibile, ma soprattutto è un divertente gioco che ognuno di noi può fare con il proprio amico a 4 zampe.
L’agility è aperta a tutti i cani (di razza e meticci) e ha soprattutto lo scopo di evidenziare il piacere e l'agilità dell'animale nel collaborare con il conduttore che, tramite l’uso della voce e del corpo, accompagna il cane per tutta la durata del percorso. Proprio per questo l’agility ha la capacità di migliorare e rafforzare notevolmente il rapporto tra cane e padrone, aumentando la fiducia reciproca.
L’agility va inteso come uno sport di squadra, implica quindi una buona armonia tra il cane e il suo conduttore che porta a un’intesa perfetta tra i due: è dunque necessario che i partecipanti posseggano gli elementi di base d'educazione e obbedienza.
I cani che praticano l’agility vengono divisi in tre categorie a secondo della loro altezza al garrese (parte terminale del collo):
Ezio e Cruz, Mondiali Agility 2007 Hamar Norvegia
Gli attrezzi utilizzati in questa disciplina possono essere suddivisi in tre categorie:
DI SUPERAMENTO: DI PENETRAZIONE: DI CONTATTO: